Dieci anni Paolo, ti rendi conto?
La nostalgia di te è sempre ben
presente nei discorsi dei molti che ti han conosciuto.
Che dirti? Sento il bisogno di
aggiornarti sulle cose di quaggiù. Saprai che qui le cose vanno male anche
quando tutto fila bene. E’ probabilmente una maledizione strutturale dell’animo
umano, per cui quando tutto và bene ci sono guerre, mafie, tangenti, corrotti e
corruttori, morti per fame, sfruttamento cinico delle persone in condizioni di
bisogno, appiattimento degli interessi culturali, violenza domestica, volgarizzazione
del comportamento umano, dirigenti medici che si aumentano lo stipendio in
momenti in cui la Sanità è in ginocchio e sollecita donazioni per non collassare.
E và tutto bene. Figurati quando và
male.
La novità è il tracollo dovuto al
Sars-covid 2: una catastrofe sanitaria, politica, economica, etica che, come
tutte le tragedie, porta a galla tutto il Buono e il Perverso che c’è
nell’animo umano. Le famiglie ricompattate e rinforzate dove già correva amore;
solidarietà, abnegazione e generosità verso gli ultimi da parte di tantissimi
generosi; femminicidi là dove l’odio e l’arroganza sono l’unico modo di intendere
i rapporti umani, la vita.
La disperazione dei parenti; le ire
contro amministratori arroganti quanto ignoranti e incapaci; il respiro
straziato di chi muore soffocato dalla polmonite o nel sonno farmacologico senza
sogni delle Rianimazioni o nel frastuono assordante dei caschi C-PAP per l’ossigeno,
penso che siano giunte fino ai Campi Elisi della Serenità in cui ti trovi ora e
in cui ci aspetti.
E non parlerò di politica, troppo
facile, ma di filosofia sociale. Aumentano e si impongono sempre più movimenti
nazionalisti, reazionari, suprematisti, dittatoriali, le destre, sostenuti - e
questo è il grave – da sempre più ampi strati della popolazione solleticati dal
timore di perdere privilegi ottenuti spesso col cinismo, l’arroganza dell’Occidente
e lo sfruttamento spietato di uomini e risorse naturali. Non si riesce a far
passare il messaggio che nessuno ha per diritto naturale il privilegio di trincerarsi
in posizioni privilegiate magari massacrando intere popolazioni, nazioni, coi
perversi, subdoli e “leciti” giochi della turbo-finanza. Siamo sempre più alla
legge della giungla (mors tua, vita mea) altro che imperativo categorico di
Kant sulla reciprocità dell’Etica. Ti rendi conto? E non chiedermi di fare dei
nomi, li conosci benissimo: Trump, Bolsonaro, Putin, Xi Jinping, Meloni, i capi
e capetti dei vari stati islamico-militari, Boris Johnson, il Gruppo di
Visegrad etc. Ecco, li ho detti.
E che dire del rimbecillimento,
condizionamento e controllo globale perpetrato dalla digitalizzazione del
mondo, delle vite, desideri, idee, bisogni. Intruppati in modo molto più efficiente
che non da una dittatura militare, perché la cultura unica del consumismo
indotto dagli schermi grandi e piccoli è sublime nella sua seducente
spietatezza: lascia l’idea giustificatoria che siamo noi a decidere cosa leggere,
guardare, giocare, cliccare……nemmeno la parvenza di un nemico da combattere, ma
solo la presenza di un Grande Babbo Natale che ti guida e invoglia in un mondo
dei balocchi. Apparentemente gratis, Altro che tossicodipendenza. Lucignolo in
confronto era un moralista.
Insomma, và tutto bene. O dici che
sono le riflessioni di un vecchio stanco, deluso, pessimista? In compenso anche
quest’anno la primavera ci ha stupiti e commossi con una profusione di fiori e
di rinascita della natura.
Vabbè, non voglio turbare con queste
elucubrazioni la tua serenità, la gioia di saperti nonno, di saperti custodito
nei ricordi e nei cuori di tutti noi.
Ogni tanto leggendo, capitano parole
che evocano il tuo spirito, il tuo modo di pensare, agire, sognare un mondo di
poetica armonia, gioire e anche indignarti.
Te ne riporto alcune:
“ I grandi avvenimenti politici del nostro tempo sono così scoraggianti
che nella nostra generazione ci si sente davvero soli. E’ come se la gente
avesse perduto la passione per la giustizia e la dignità, come se non
apprezzasse più quel che altre generazioni migliori della nostra hanno
conquistato a prezzo di sacrifici straordinari…..Dopo tutto, il fondamento di
tutti i valori umani è la moralità. “
Falcone? De Gasperi? Martin Luther
King? Niente di nuovo sotto il sole. Sembra
scritto oggi, invece è stata scritta il 31 Agosto 1935 da un certo Albert
Einstein.
Ancora
:
“E’ questo che in tante
vite è andato smarrito: il senso della propria vocazione, ovvero che c’è una
ragione per cui si è vivi.
NON la ragione per cui
vivere.
NON il significato
della vita in generale o la filosofia di un credo religioso.
Ma la sensazione che
esiste un motivo per cui la mia persona, che è unica e irripetibile, è al mondo
e che esistono cose alle quali mi devo dedicare al di là del quotidiano e che
al quotidiano conferiscono la sua ragion d’essere,
la sensazione che il
mondo, in qualche modo, vuole che io esista.
La sensazione che
ciascuno è responsabile di fronte a un’immagine innata i cui contorni va
riempiendo nella propria biografia “
(James Hillman , il codice dell’anima)
Non
male, vero, come provocazione a una umanità che fonda tutto su una dilatazione
del narcisismo, egocentrismo, profitto, possesso, godimento delle pulsioni fino
allo stordimento dei sentimenti?
Da
ultimo una nota di poesia che non guasta mai:
“ nella mia vita
ho amato, cuore e
anima,
luci ed ombre della
terra.
Questo amore senza
fine
ha fatto udire
la voce della speranza
nell’azzurro del
cielo.
E rimarrà nella
felicità
e nel dolore più
profondo,
rimarrà in ogni gemma
e in ogni fiore,
nelle notti primaverili
ed estive.
Ha messo l’anello di
nozze
alla mano del futuro “
( da ‘Sfulingo’, di R. Tagore )
Ciao
Paolo, un forte abbraccio da me e da tutti quelli che ti hanno amato, ci manchi
sempre più.