“Babbo Natale non esiste”: direttore d’orchestra gela i bambini e viene
cacciato dall’organizzazione
Fiumi di proteste sui
social network dopo la frase del maestro Giacomo Loprieno durante lo spettacolo
Disney in Concert: Frozen andato in scena all’Auditorium di Roma ( La Stampa
31/12/2016)
Basta letterina di
Natale, mi son rotto le…. !
Chiedo scusa se è
una sorta di ripetizione rispetto al post precedente, ma la misura è colma.
D’altronde il
Natale non esiste più, son riusciti a sterminarlo. Non c’era riuscito l’Illuminismo,
ne il Comunismo, ne l’Islam. Ce l’abbiamo fatta tutto da soli, lentamente ,
inesorabilmente, scientificamente.
Un po’ alla volta la
magia dei doni come premio col ruolo anche educativo alle regole della vita
prima ancora che della promessa di un Superpremio inteso come Paradiso per i
Giusti, si è banalizzata. Anche nella
società il premio è la risultante di impegno, correttezza, solidarietà, onestà.
Almeno così dovrebbe essere. E non cominciamo a fare l’elenco dei politici,
carrieristi, lecchini, i Corona, le zoccole, i mafiosi, gli amministratori
corrotti, ipocriti e i preti falsi da superattico a Roma che si arricchiscono e
vivono alla grande senza meriti. Spesso li acciuffano e li processano e la
pagano.
Torniamo al dunque.
Nessuno si è
scandalizzato del fatto che nel giro di pochi anni si sono azzerati due millenni di cultura cristiana ( uso
questa locuzione per uscire dalla scelta individuale di fede e di scelta
religiosa ) in questo modo:
1. Sostituendo Gesù Bambino quale portatore di doni con un
certo sedicente Babbo Natale.
2. Proibendo nelle
scuole i presepi, i canti natalizi che anche solo lontanamente parlino di Gesù
e sostituendole con generiche canzoni con la neve, le renne ( quante ne avete
viste dal vero ?), l’amore, l’amicizia. In nome di chi se il mondo è oramai una
pentola a pressione carica di egoismo, superficialità, narcisismo, nichilismo
devastante, solitudine informatica e consumismo consolatorio manipolato?
3. Il calendario di
Avvento pian piano ha eliminato le
figure che anche lontanamente possono
richiamare la Fede Cristiana e si è trasformato in una serie di stucchevoli
immagini “invernali” , di “interni felici con famiglia”, di slitte e cervi all’orizzonte.
Se non addirittura di “premi” ipercalorici quotidiani dietro immagini assurde
del calendario della Ferrero. Boh?
4. I bimbi scrivono la
letterina a Babbo Natale e non a Gesù Bambino . E’ una frottola, vero,
quella che la letterina la leggerà Gesù
Bambino e che esaudirà i desideri?
Certo. In onore del principio di realtà aboliamo la letterina a Gesù, ma per
piacere anche quella all’odioso e consumistico Babbo Natale
CHE NON ESISTE se non nei
perimetri dei supermercati e mercatini natalizi!
5. La magia del dono è
sparita comunque. Un tempo era gioia ogni cosa che, inaspettata , arrivava. Da
un mandarino a un paletò nuovo e finalmente della misura giusta, dalle biglie
di vetro colorate alla grù che nemmeno desideravi ma ti sorprendeva. Ora
indottrinati e plagiati dalla televisione e dal fottutissimo smartphone i bambini
sanno di preciso cosa desiderare e ordinare a quel coglione di Babbo Natale nel
tripudio delle voglie alla moda. Se poi la famiglia in difficoltà economica non
esaudisce i desideri del Piccolo Imperatore ( I FIGLI ) apriti cielo.
6. Nessuno (se non per
qualche strumentalizzazione politica) si è indignato per l’azzeramento della
cultura del Natale in onore della laicità dello Stato e per non urtare la
sensibilità di immigrati di altre fedi. Continuando così l’Islam ( per dirne
una ) conquisterà l’occidente senza colpo ferire: facciamo tutto da soli
vergognandoci di quel che siamo. Se devo dire la mia sarebbe anche importante
laicizzare lo Stato abolendo l’obbligo di parlare italiano come lingua comune:
potrebbe offendere la sensibilità e le radici culturali degli ospiti …….
7. Postilla. Scandalo
immenso, invece, per il fatto che un direttore d’orchestra si è preso la briga
di dichiarare che Babbo Natale non esiste. Non so se verrà pubblicamente
frustato o processato o se verrà radiato dalla categoria dei direttori d’orchestra
per aver detto una verità ( antimodernista e anti consumista ).
8. Proposta ( e la
pianto lì ): dal 2017 in nome della modernità e laicità dello Stato dovrebbe
essere tassativamente proibito con penali e processi di nominare il Natale in
ogni tipo di pubblicità commerciale che ci perseguita per 6-8 settimane prima
che arrivi quel famoso 25 Dicembre. Sempre in nome dello stato laico, della pluralità
delle culture e per una ruffiana furbizia commerciale ( e se gli islamici non
comprassero il panettone, i giochi, le palle per l’albero – altro simbolo
pagano - etc. perché espressione di una fede eretica e condannata?).
Basta prostituirsi in nome del profitto e
offendere la sensibilità dei Cattolici veri ( In Italia battezzati e quindi
cattolici saremmo il 91%, quelli praticanti molti meno, ma pur sempre 30
milioni di “italiani”.
Buon anno malgrado tutto.